povera Italia nostra
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povera Italia nostra
Finalmente, dopo un periodo di problemi al server del forum, posso rifarmi vivo, di cosette da dire c'è ne sarebbero diverse ma una fra tutte mi attizza alquanto.
Non ho mai avuto grande simpatia per il Sig.Lippi, diverse situazioni hanno sempre confermato questa mia presa di posizione, inutile qui stare ad elencarle perchè sarebbe troppo lunga, ma una tra tutte l'arroganza di sentirsi nel giusto, sempre e comunque, tanto da sentirsi di conseguenza libero di dire e fare quel che vuole.
Quel che è accaduto con la nazionale dell'altra sera ne è la riprova, nessuno di noi può dire di scandalizzarsi di fronte ad esternazioni più o meno colorite, oramai offesa e turpiloquio sono diventati pane quotidiano di un normale discorso e quindo anche il Signore in questione si sente libero di esternare come meglio gradisce il suo punto di vista.
Ma non mi piace e lo dico, quel tipo di linguaggio lo usasse a casa sua e non a casa degli altri, anzi nella case di tutti glia altri visto e considerato che si parla di un servizio pubblico e che potrebbe anche esserci qualcuno che non ama dialogare in quel modo.
Come ULTRAS il mio credo è quello di tifare per i colori del cuore anche quando si perde, sopratutto quando si perde, ma visto che si parla della nazionale potrei anche mostrarmi "insoddisfatto" se Cipro ci incarta la palla e conduce per 2 A 0, che poi si abbia vinto potrebbe anche essere una discreta dose di buona sorte, ma questo non toglie la bruttura mostrata in campo dai nostri.
Ed anche su quell'andate a lavorare ci sarebbe molto da dire, il coro non piace e me ne rendo conto, ma molto spesso a noi tifosi sono state regalati spettacoli indegni che abbiamo dovuto mandare giù senza discutere, in barba al nostro amore, la nostra passione, il nostro continuo sacrificio...
Dall'altra parte invece poca luce e tante ombra, quella dove guazzano prestazioni indecenti, scarso attaccamento ai colori del cuore (nostro), tante chiacchiere e quei viscidissimi baci stampati sulle nuove maglie di appartenenza.
E poi come si permette a dirci di andare a lavorare, lo facciamo da anni e per stipendi normalissimi, al contrario di loro che "lavorano" al calcio e non in fabbrica, e sopratutto non per mille euro (quando ci si arriva) al mese !!!
Mentalità ULTRAS -sm-
Non ho mai avuto grande simpatia per il Sig.Lippi, diverse situazioni hanno sempre confermato questa mia presa di posizione, inutile qui stare ad elencarle perchè sarebbe troppo lunga, ma una tra tutte l'arroganza di sentirsi nel giusto, sempre e comunque, tanto da sentirsi di conseguenza libero di dire e fare quel che vuole.
Quel che è accaduto con la nazionale dell'altra sera ne è la riprova, nessuno di noi può dire di scandalizzarsi di fronte ad esternazioni più o meno colorite, oramai offesa e turpiloquio sono diventati pane quotidiano di un normale discorso e quindo anche il Signore in questione si sente libero di esternare come meglio gradisce il suo punto di vista.
Ma non mi piace e lo dico, quel tipo di linguaggio lo usasse a casa sua e non a casa degli altri, anzi nella case di tutti glia altri visto e considerato che si parla di un servizio pubblico e che potrebbe anche esserci qualcuno che non ama dialogare in quel modo.
Come ULTRAS il mio credo è quello di tifare per i colori del cuore anche quando si perde, sopratutto quando si perde, ma visto che si parla della nazionale potrei anche mostrarmi "insoddisfatto" se Cipro ci incarta la palla e conduce per 2 A 0, che poi si abbia vinto potrebbe anche essere una discreta dose di buona sorte, ma questo non toglie la bruttura mostrata in campo dai nostri.
Ed anche su quell'andate a lavorare ci sarebbe molto da dire, il coro non piace e me ne rendo conto, ma molto spesso a noi tifosi sono state regalati spettacoli indegni che abbiamo dovuto mandare giù senza discutere, in barba al nostro amore, la nostra passione, il nostro continuo sacrificio...
Dall'altra parte invece poca luce e tante ombra, quella dove guazzano prestazioni indecenti, scarso attaccamento ai colori del cuore (nostro), tante chiacchiere e quei viscidissimi baci stampati sulle nuove maglie di appartenenza.
E poi come si permette a dirci di andare a lavorare, lo facciamo da anni e per stipendi normalissimi, al contrario di loro che "lavorano" al calcio e non in fabbrica, e sopratutto non per mille euro (quando ci si arriva) al mese !!!
Mentalità ULTRAS -sm-
Re: povera Italia nostra
C'è un detto da queste parti,caro Stefano,che recita così: "Viareggio tre cose in abbondanza:acqua,rena e ignoranza". Detto tutto
prima L'EPO
poi LAPO
ora L'APE
"L'unica cosa che si può fare è creare piccole minoranze di rompicoglioni con un progetto in testa." Goffredo Fofi
"....sta nei sogni dei teppisti e nei giochi dei bambini...."
prima L'EPO
poi LAPO
ora L'APE
"L'unica cosa che si può fare è creare piccole minoranze di rompicoglioni con un progetto in testa." Goffredo Fofi
"....sta nei sogni dei teppisti e nei giochi dei bambini...."
Marco- Messaggi : 324
Data d'iscrizione : 12.09.09
Età : 43
Località : Firenze
Re: povera Italia nostra
L'Italia non è un Paese, ma un
fantastico reality show. Con lo psiconano
e le sue ballerine di governo e di
opposizione siamo diventati tutti
protagonisti. Bisogna pensare positivo,
Chiunque può avere il suo quarto d'ora di
celebrità. Dal viareggino arso
vivo,all'abruzzese sotto le macerie, agli
abitanti di Messina travolti dal fango,
sono tutte grandi opportunità per
mettersi in luce. Non avviene ovunque di
potersi arrampicare sui tetti o di dormire
sulle gru per difendere il posto di lavoro.
E' un fatto di sensibilità democratica, di
grande visibilità personale. Persino la
disgrazia è un'opportunità in Italia.
Qualcuno, finalmente, si accorge nel
momento del bisogno e poi tira dritto.
Siamo tutti grandi fratelli. La verità che è
sotto i nostri occhi, ogni giorno, diventa
tale solo in televisione. Senza quella
conferma non esiste. Lo stesso vale per
noi, comparse di un film di terz'ordine. Il
ponte di Messina, la crisi che non c'è mai
stata, le "risorse economiche incredibili"
a disposizione del governo. Un Paese di
fantasia. Una lotteria dell'immagine. Una
storia infinita nella quale la balla di oggi
sostituisce quella di ieri nell'indifferenza
generale. L'apparenza in Italia non
inganna, è invece tutto quello che c'è.
fantastico reality show. Con lo psiconano
e le sue ballerine di governo e di
opposizione siamo diventati tutti
protagonisti. Bisogna pensare positivo,
Chiunque può avere il suo quarto d'ora di
celebrità. Dal viareggino arso
vivo,all'abruzzese sotto le macerie, agli
abitanti di Messina travolti dal fango,
sono tutte grandi opportunità per
mettersi in luce. Non avviene ovunque di
potersi arrampicare sui tetti o di dormire
sulle gru per difendere il posto di lavoro.
E' un fatto di sensibilità democratica, di
grande visibilità personale. Persino la
disgrazia è un'opportunità in Italia.
Qualcuno, finalmente, si accorge nel
momento del bisogno e poi tira dritto.
Siamo tutti grandi fratelli. La verità che è
sotto i nostri occhi, ogni giorno, diventa
tale solo in televisione. Senza quella
conferma non esiste. Lo stesso vale per
noi, comparse di un film di terz'ordine. Il
ponte di Messina, la crisi che non c'è mai
stata, le "risorse economiche incredibili"
a disposizione del governo. Un Paese di
fantasia. Una lotteria dell'immagine. Una
storia infinita nella quale la balla di oggi
sostituisce quella di ieri nell'indifferenza
generale. L'apparenza in Italia non
inganna, è invece tutto quello che c'è.
Marco- Messaggi : 324
Data d'iscrizione : 12.09.09
Età : 43
Località : Firenze
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