L'Italia che frana
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L'Italia che frana
E' dagli anni '70 che i geologi lanciano avvertimenti sulla grave situazione dello stato di salute del territorio italiano, sono decenni che parlano "da soli", le loro previsioni si sono perse nel vuoto e tutto quello che hanno ottenuto sono state quelle 4 lire che, generosamente, nel corso di questi 40 anni, sono state concesse alla ricerca, alla tutela ed alla conservazione dell territorio.
Nessuno, politicamente parlando, negli anni ha fatto nulla per sopperire a queste gravi lacune, nessuno inoltre ha dato, magari di sfuggita, un'occhiata a come si stava costruendo e, sopratutto, dove lo si faceva, perchè la colpa mica è solo dei politici, sarebbe troppo semplice, è anche nostra perchè non soltanto non abbiamo rispettato regole e leggi, ma quel che è peggio non abbiamo rispettato la natura.
E con Lei c'è poco da fare, quando si incazza non fa sconti a nessuno, e la frana in diretta tv in Calabria parla chiaro.
Noi i soldi del popolo spendiamoli per le cose inutili o solo per avere voti, per quelli non c'è stato mai limite, l'amore per la nostra bella Italia e le tante cure necessarie per mantenerla in forma passano in secondo piano.
Se ne parla solo quando fa notizia, il fatto è che poi si accompagna sempre a dei morti e questo mica è bello!
Nessuno, politicamente parlando, negli anni ha fatto nulla per sopperire a queste gravi lacune, nessuno inoltre ha dato, magari di sfuggita, un'occhiata a come si stava costruendo e, sopratutto, dove lo si faceva, perchè la colpa mica è solo dei politici, sarebbe troppo semplice, è anche nostra perchè non soltanto non abbiamo rispettato regole e leggi, ma quel che è peggio non abbiamo rispettato la natura.
E con Lei c'è poco da fare, quando si incazza non fa sconti a nessuno, e la frana in diretta tv in Calabria parla chiaro.
Noi i soldi del popolo spendiamoli per le cose inutili o solo per avere voti, per quelli non c'è stato mai limite, l'amore per la nostra bella Italia e le tante cure necessarie per mantenerla in forma passano in secondo piano.
Se ne parla solo quando fa notizia, il fatto è che poi si accompagna sempre a dei morti e questo mica è bello!
Re: L'Italia che frana
C’è pure il caso che dopo aver scalato le vette della propaganda carismatica, issandosi sulle macerie de L’Aquila, sui morti, sulle tragedie dell’emergenza, incassando dirette televisive, carezze con telecamere, dichiarazioni commosse, funerali, spacciando promesse, lacrime e cantieri, il Cavaliere rotoli a testa in giù dentro ai burroni di queste nuove intercettazioni telefoniche e rivelazioni. Al fondo delle quali, oltre alle risate dei costruttori sciacalli , si rivela un sistema orizzontale di clientele che se ne frega di qualunque regola, si muove macinando appalti, promettendo ricompense, usando amicizie, appartenenze politiche, regali. Una rete che lega i costruttori ai politici, i politici agli spiccia faccende, gli spiccia faccende alle massaggiatrici.
E’ l’Italia berlusconiana rivelata in bianco e nero, depurata dalle luccicanze della propaganda, dal servilismo dell’informazione, dalle reciproche omertà di un sistema politico, maggioranza e opposizione intrecciate, che usa in gran parte le stesse agende, le stesse cene, le stesse modalità inclusive di casta, o cricca, o filibusta. Per spartirsi il denaro prima di tutto e poi il potere. Per assumere i figli, i cognati, le mogli, le amanti. Per scambiarsi favori. Per regalarsi automobili e orologi, week end e mobilia, passaggi in elicottero, prostitute. Divorando tutto il commestibile a cominciare dalle aragoste. Può pure non piacere, ma i nerissimi scenari di mafia che si intravedono sul palcoscenico dei processi( l’origine dei soldi, la nascita di Forza Italia, le trame della trattativa, eccetera) indignano fino a un certo punto l’opinione pubblica, avvalorano convinzioni, ma anche sospetti, sono permeabili alle più stravaganti teorie del complotto, generano scandalo, ma anche incredulità. Ma se è la pelle dei terremotati a entrare in scena , attraverso gli appalti concordati, gonfiati, spartiti dentro a uno scambio fraudolento di incassi economici e vantaggi politici, allora la musica potrebbe cambiare in fretta. E radicalmente. Trasformando uno volta per tutte l’indignazione in furore.
E’ l’Italia berlusconiana rivelata in bianco e nero, depurata dalle luccicanze della propaganda, dal servilismo dell’informazione, dalle reciproche omertà di un sistema politico, maggioranza e opposizione intrecciate, che usa in gran parte le stesse agende, le stesse cene, le stesse modalità inclusive di casta, o cricca, o filibusta. Per spartirsi il denaro prima di tutto e poi il potere. Per assumere i figli, i cognati, le mogli, le amanti. Per scambiarsi favori. Per regalarsi automobili e orologi, week end e mobilia, passaggi in elicottero, prostitute. Divorando tutto il commestibile a cominciare dalle aragoste. Può pure non piacere, ma i nerissimi scenari di mafia che si intravedono sul palcoscenico dei processi( l’origine dei soldi, la nascita di Forza Italia, le trame della trattativa, eccetera) indignano fino a un certo punto l’opinione pubblica, avvalorano convinzioni, ma anche sospetti, sono permeabili alle più stravaganti teorie del complotto, generano scandalo, ma anche incredulità. Ma se è la pelle dei terremotati a entrare in scena , attraverso gli appalti concordati, gonfiati, spartiti dentro a uno scambio fraudolento di incassi economici e vantaggi politici, allora la musica potrebbe cambiare in fretta. E radicalmente. Trasformando uno volta per tutte l’indignazione in furore.
Marco- Messaggi : 324
Data d'iscrizione : 12.09.09
Età : 43
Località : Firenze
Re: L'Italia che frana
A Marco io affronto un argomento delicato che parla di problemi che negli ultimi 40 anni non sono mai stati affrontati da nessuno in Italia e tu, tanto per cambiare, mi risfoderi la solita nenia, coi soliti colpevoli, con solito tono accusatorio da inquisizione.
Alla fine si corre il rischio di essere monotoni, perchè se per te c'è un solo e solito colpevole di tutto lo schifo che è accaduto e continua ad accadere in Italia , vorrei ricordarti che la teoria non regge e alla fine stanca.
Su questa basi è difficile parlare di qualsiasi argomento perchè fai passare la voglia, altro che muro di gomma, è molto di più, sei monotematico e anche se la musica è la mia passione alla fine sentire ripetutamente lo stesso disco decine e decine di volte può stancare.
Vedi te se riesci a dare risposte diverse dalla solita musica che sei capace di farci ascoltare, altrimenti potrei anche sospettare che non esista volontà di confronto ma solo opportunità di raccontare la propria verità.
Che potrebbe non essere però quella degli altri!
Alla fine si corre il rischio di essere monotoni, perchè se per te c'è un solo e solito colpevole di tutto lo schifo che è accaduto e continua ad accadere in Italia , vorrei ricordarti che la teoria non regge e alla fine stanca.
Su questa basi è difficile parlare di qualsiasi argomento perchè fai passare la voglia, altro che muro di gomma, è molto di più, sei monotematico e anche se la musica è la mia passione alla fine sentire ripetutamente lo stesso disco decine e decine di volte può stancare.
Vedi te se riesci a dare risposte diverse dalla solita musica che sei capace di farci ascoltare, altrimenti potrei anche sospettare che non esista volontà di confronto ma solo opportunità di raccontare la propria verità.
Che potrebbe non essere però quella degli altri!
Re: L'Italia che frana
non c'è verso....... quando si hanno i paraocchi è difficile affrontare un discorso
Simone- Messaggi : 137
Data d'iscrizione : 12.09.09
Età : 47
Località : Roma
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