--USQUE AD FINEM--
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.

I nuovi intoccabili (i miti della tv)

Andare in basso

I nuovi intoccabili (i miti della tv) Empty I nuovi intoccabili (i miti della tv)

Messaggio  Marco Gio Mar 25, 2010 1:16 am

L'antefatto da ricordare è una Bustina di Minerva di alcuni anni fa. Parlarne, allora, sembrava quasi blasfemo: tra il serio e il faceto Umberto Eco prefigurava l'evoluzione della lotta politica in Italia alla stregua di una contrapposizione fra opposte tifoserie. Morta ogni ideologia, restava la fede. Quella calcistica: per la Roma o per la Lazio, per l'Inter o per il Milan.
Chi ama una squadra odia quella avversaria, e a nessuno verrebbe in mente di far rinsavire i tifosi della Roma dicendo loro di non detestare la Lazio, al punto che ancor più del desiderio di vincere lo Scudetto, i romanisti (è il risultato di un sondaggio) preferirebbero piuttosto vedere la rivale in serie B.
I tifosi sono fatti così e oggi, pare, pure gli elettori.
Se è vero che la politica italiana è diventata un campo di gara fra opposte tifoserie, il resto della società non è da meno. E siamo al presente: al germogliare di odio e amore che dai palchi e dalle piazze della politica si sposta ai salotti della tv. A "Pomeriggio cinque" condotto da Barbara D'Urso ho assistito all'ennesima puntata della guerra fra Mauro Marin, il vincitore della decima edizione del Grande Fratello, e gli altri, in particolare Veronica e Sarah, con cui in un primo tempo ha flirtato e successivamente nominato, entrambe, perchè una delle due fosse esclusa. Non so se originariamente la lite sia stata innescata dagli autori del programma, e quanto ci sia di autentico in questi "curiosi" personaggi, che rappresentano nel bene e nel male il "nuovo" della tv; quanto cioè siano burattini e quanto burattinai di se stessi, vittime e artefici di un meccanismo che si nutre del loro spazio psichico ed emotivo e li rende allo stesso tempo ebeti e geniali. Ma in gioco c'è altro. Non la loro autenticità, ma le conseguenze che le loro azioni producono. Nel programma della D'Urso, Anna Pettinelli si lamentava di aver ricevuto minacce per il semplice motivo che aveva criticato Mauro, il qual conta su Facebook centinaia di migliaia di sostenitori. Perfino di più di quel "milione" di piazza San Giovanni, che un questore "ubriaco" a ridotto a 150.000. Agguerriti sostenitori, che fanno nascere gruppi dal sobrio titolo: "Uccidiamo Barbara D'Urso". Guai a chi lo tocca. La Pettinelli faceva il segno della mano sulla fronte come per dire: ma siamo diventati pazzi? E in effetti sembra proprio di sì. Non per l'odio e l'amore, che sono sentimenti nobilissimi, ma per quelle figure di carta e di plastica, ombre o simulacri di leader, che ne sono oggi i depositari.
Il sonno della ragione produce mostri. Che la tv eleva a rango di personaggi. E noi che li rincorriamo somigliamo sempre di più a quegli ignavi danteschi, puniti per no aver saputo scegliere tra il bene e il male, destinati a inseguire "una insegna / che girando correva tanto ratta, / che d'ogni posa mi parea indegna." Uno stendardo, una bandiera, certo, ma tardiva e "indegna".
Fatta ora solo per correre, invano.
In una televisione assediata da aspiranti vip, opinionisti, naufraghi, cubisti, insomma dai soliti morti di famA, più che soliti ignoti sono delle reali nullità.

Marco

Messaggi : 324
Data d'iscrizione : 12.09.09
Età : 43
Località : Firenze

Torna in alto Andare in basso

Torna in alto

- Argomenti simili

 
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.