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DERBY la storia infinita

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Messaggio  STEFANO MALFATTI Lun Apr 19, 2010 6:50 am

Anche questo derby è stato archiviato, alla luce di quanto visto, sentito e letto qualche riflessione che riguarda un po' tutti mi nasce spontanea, e visto che non abbiamo padroni, censure e tagli vari quasi quasi mi butto!
Tra le tante cose che non ho capito una si erge monumentale e che, non avendo altri argomenti validi, viene puntualmente tirata fuori, che è quella della anzianità di servizio, di questa presunta elitarietà che riguarda solo loro, mi rendo conto che con il nulla in mano punti sempre e solo sullo stesso cavallo, ma alla fine il risultato mica cambia.
Nel 1900 viene fondata la Società Podistica Lazio, come si può leggere sul suo storico stemma, mica la Società Sportiva, e neppure una società di calcio, intesa come una entità vera e propria, all'epoca il calcio era ancora allo stato pioneristico e nell'urbe, comunque, c'erano già delle società che si cimentavano nel gioco del pallone, i campi erano quelli che erano come anche le regole, insomma, diciamo che la sezione calcio, ripeto, la sezione calcio venne fondata intorno al 1910.
Certo, qualcuno prima del 1910 già dava calci al pallone, già si disputavano dei tornei dove la sezione calcio dava segni di una chiara supremazia, ma non era certo una novità assoluta in città perchè a quanto pare nel 1897 a dare calci ai primi artigianali palloni a Villa Borghese c'era già il Football Club Roma, una squadra formata da ginnasti, arrogarsi la certezza di essere stati i primi per forza, oltre che infantile, è davvero fuorviante.
Che le nascenti cellule del calcio provenissero da altre e ben più radicate discipline sportive è evidente e nessuno lo può negare, persino nella fase iniziale della stessa Lazio (divenuta nel frattempo Polisportiva) perchè lo stesso Seghettini, lo sportivo praticante e socio dello Sporting Club di Parigi che introdusse questo nuovo sport e relativo primo pallone di cuoio in casa biancoazzurra, si trovò a mal partito contro la tenuta atletica dei "nuovi calciatori" visto che in realtà gli stessi erano dei marciatori, mezzofondisti e velocisti.
Ciò vuol dire che praticavano calcio ma in realtà nascevano come atleti, esattamente come i ginnasti del Football Club Roma, attratti anche loro dalla novità giunta dall'Inghilterra.
Comunque se le notizie che possiedo sono giuste nel 1921 la S.P. Lazio viene eretta in ente morale con decreto Regio, mentre l'attuale denominazione viene assunta nel 1925, questo naturalmente ha fatto nascere un po' di confusione dentro la quale qualcuno ha creato ad arte questa presunta anzianità di servizio, resta comunque innegabile il fatto che nel 1900 venne fondata la Società Podistica Lazio e che i primi praticanti altro non erano che atleti che in realtà correvano, non c'è nulla di male in tutto ciò, anzi questa è la storia dei primi calci tirati a Roma e nessuno si può permettere di escludere dalla fase iniziale la Lazio.
Ma nel 1900, lo ripeto, nasce una società podistica.
Riguardo i gesti "offensivi" del capitano mi viene da ridere quando leggo del risentimento di qualcuno che del derby nulla conosce, anzi colgo l'occasione per riportare il commento di un fedelissimo laziale, grande amico di vecchia data e naturalmente anti romanista, come è giusto che sia.
La sua memoria storica è il derby di Chinaglia che provoca ed irride la Sud col piedino che fuoriesce dal tunnel, o il dito alzato da Paolo mentre corre sempre sotto la Sud dopo la rete, io quel "pollice verso" lo accetto (anche se mi fa incazzare) perchè me lo fa un romanista che ha vinto e mi sfotte, questo è il derby che conosco, una volta le dai, un'altra le prendi, a Roma si dice "come se sona se balla".
Allora se permettete devo arguire che invece trattasi di rosicata vera e propria, e me lo ha confermato lo sportivissimo gesto del Sig.Radu nei confronti di Perrotta, quello si che è un gesto da evidenziare e condannare.
Volevo concludere con le presunte agevolazioni arbitrali di ieri, qualcuno si è lamentato e non capisco perchè (forse ha visto un'altra partita), certamente sull'intervento di De Rossi nessuno avrebbe detto nulla se lo avesse espulso subito, scivolata inutile e pericolosa, segno tangibile di grande nervosismo da derby e secondo me è in quel momento che il mister ha deciso che l'avrebbe sostituito, per il bene della squadra.
Ma sul resto mi risulta che il numero degli ammoniti romanisti sia ben superiore a quello degli altri, mentre basta osservare con attenzione le immagini per capire che Brocchi e Biava erano meritori di ben altra sorte, su Biava poi nulla di nuovo, ho ancora davanti agli occhi i suoi delicati interventi in Genoa-Roma della andata, ed anche in quella occasione è riuscito a farla franca, ma gli arbitri in realtà cosa vedono, come giudicano?
Alla fine comunque le chiacchiere stanno a zero, conta solo il risultato finale e quello mi dice che è finita 1 a 2.
a presto -sm- Wink
STEFANO MALFATTI
STEFANO MALFATTI
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