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A proposito di democrazia

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Messaggio  STEFANO MALFATTI Mar Dic 15, 2009 6:32 am

Già mi sono espresso in precedenza sull'argomento dicendo chiaramente quale fosse il mio pensiero a riguardo, e comunque per evitare fraintendimenti lo ripeto tanto per essere chiaro, il personaggio non appartiene al mio mondo e lo sento per questo lontano, ma oltre non vado e non ne faccio una malattia, o peggio ancora una crociata !!!
Il punto è che l'aggressione a Berlusconi mi ha fatto schifo, una situazione che mi ha ricordato molto da vicino, anche se quella è finita molto peggio, del linciaggio morale sfociato poi in omicidio del comissario Calabresi, i "ragazzi come me" ricorderanno senz'altro quella brutta storia, ricorderanno senz'altro ciò che avvenne dopo la morte, sospettissima, dell'anarchico Pinelli, cosa successe, vero?
I giornali democratici, tanti intellettuali da salotto dalla penna e dalla condanna facile, innumerevoli manifestazioni con tanto di cori sapientemente orchestrati (all'epoca mica avevamo il computer), insomma tutto una situazione montata ad arte che alla fine ebbe come unico risultato la soluzione più logica (per loro), cioè la soluzione finale, Calabresi venne assassinato come un cane alle spalle, tanto per non smentirsi, mentre si accingeva a salire sulla sua modestissima macchina.
Qualche tempo fa qualcuno dei ... giudici implacabili, forse corrosi dal rimorso, ha cercato di rimediare a quella sentenza di morte messa in pratica da altri, ma alla quale anche loro hanno contribuito in maniera determinante, di certo il tentativo di lavarsi la coscienza non è servito a nulla perchè resta sempre un morto di mezzo, e pure ingombrante.
Tornando a Berlusconi, e nonostante siano trascorsi anni luce, la storia stava per ripetersi, in nome della democrazia, anzi di una certa democrazia, che a quanto pare ha perso il pelo ma non il vizio, tu non mi vai a genio (magari anche con ragione) e quindi devo toglierti dalla circolazione, ad ogni costo, con ogni mezzo.
Il fatto poi che il personaggio in questione sia stato votato democraticamente dalla maggioranza degli italiani è un particolare trascurabile e senza nessuna importanza, a qualcuno sta sulle palle e se ne deve andare via, tutto questo naturalmente sempre con la bocca piena di ... democrazia.
E così, come con Calabresi, anche con Berlusconi è successo che la campagna di odio sapientemente gestita e portata avanti come la più classica delle gocce cinesi ha portato ad una inevitabile conclusione, che solo per caso non è finita peggio.
Non sono berlusconiano, lo ripeto, ma non sopporto questi giochi sporchi che ho già visto e sentito, giochi sporchi che alla fine armano la mano di chi pensa di stare nel giusto e vuole risolvere la crociata o il problema se preferite con la violenza becera, rifiutata sdegnosamente a parole da chi invece la mette poi sistamaticamente in atto.
Anzi manco tanto rifiutata con sdegno, ma voluta e richiesta alla luce del sole, senza vergogna o timori di nessun tipo, tanto si trova sempre un giudice democratico che ti fa uscire, capita con gli assassini, con chi stupra o con chi investe passando col rosso, ubriaco o gonfio di droga, figuriamoci per un misero duomo di metallo tirato in viso ad un avversario politico da eliminare fisicamente.
Ci stiamo prendendo in giro gente, ma al sottoscritto questo copione non è nuovo, l'ho già visto e rivisto tante volte e la conclusione è sempre la stessa, ci sono diversi tipi di democrazia in giro, ma va bene naturalmente solo quella che ci fa comodo, quella che ci fa fare ciò che vogliamo, e che giustifica così lo schifo che viviamo ogni giorno sulla nostra pelle.
Uno schifo che fa vergognare di essere italiano persino quel gentiluomo di Corona, una persona onesta e pulita che sente davvero la necessità di dovere cambiare aria !
In questo marasma di vergogna ne dobbiamo aggiungere un'altra, l'ennesima, che peccato però, come nazione abbiamo tutto il bello possibile, manca soltanto un popolo vero con le palle.
a presto Twisted Evil -sm-
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Messaggio  Marco Mer Dic 16, 2009 1:11 am

La circostanza davvero orribile è che mentre tutti i commenti “da sinistra” iniziano con la più scontata (e condivisibile) delle premesse, la condanna del gesto violento, la pietà per quel volto insanguinato e spaventato del premier, tutti i commenti “da destra” non premettono nulla, addentano l’osso della notizia e accusano. Cercano “i mandanti morali”. Li scovano. Secondo Fabrizio Cicchito sono Eugenio Scalfari, la Repubblica, Annozero. Secondo i senatori della pdl, Marco Travaglio, Di Pietro, Il Fatto. Secondo tutti: “gli odiatori dell’opposizione”, i manifestanti del No B. Day., i fomentatori della campagna d’odio, il quale odio si sarebbe esercitato sfruttando le rivelazioni sessuali sulla vita privata del premier, le inchieste giudiziarie, i fallimenti dell’azione di governo, gli scollamenti della maggioranza. E’ tutto diventato una premessa al gesto di Massimo Tartaglia. Il viatico al sangue. La giustificazione (politica) della violenza. Persino la proverbiale mitezza di Rosy Bindi è stata capovolta in oscura minaccia al Cavaliere ferito. Vogliono il complotto a tutti i costi. Lo pretendono. Il “Complotto costituzionale” come titolava l’altro giorno Il Giornale. Per farne l’inizio dell’incendio dentro al quale bruciare gli ultimi nove mesi di Italia sgovernata, scandali, rendiconti giudiziari. Liquidando la sola opposizione che li impensierisca, quella dell’informazione, dei fatti raccontati ogni giorno, delle piccole verità quotidiane, oscurate dai cupi schermi della propaganda.
Viviamo momenti difficili ed è quindi necessario fissare alcuni punti fermi.Primo. Silvio Berlusconi è stato oggetto di un'aggressione violenta che sgomenta e che deve suscitare in tutti la più ferma condanna. Il suo volto insanguinato e sofferente è una pagina nera per il nostro Paese. Secondo. L'autore dell'aggressione è uno psicolabile da dieci anni in cura per problemi mentali, e tanto basta per individuare la matrice del gesto. Terzo.Domenica a Milano il tanto celebrato sistema di sicurezza del premier ha fallito su tutta la linea. Si doveva e si poteva impedire che l'esagitato si avvicinasse a Berlusconi anche perché il suo atteggiamento era apparso subito sospetto. Quarto. La domanda sul clima infame che ha provocato l'aggressione è fuori luogo vista la personalità dell'aggressore. Ma se si vuole porre il problema di chi questo clima ha creato sottoscrivo il giudizio di Rosy Bindi: il responsabile di questo clima è chi da mesi attacca tutte le istituzioni di questo paese, dal Quirinale, alla Corte costituzionale, alla magistratura. Quinto. Subito le teste di cuoio berlusconiane, politiche e giornalistiche si sono mobilitate per scatenare la caccia all'opposizione, politica e giornalistica.CHI SEMINA VENTO RACCOGLIE TEMPESTA.

è del 1982 ma sembra oggi

https://www.youtube.com/watch?v=j-J6RV6C0rk

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Messaggio  STEFANO MALFATTI Mer Dic 16, 2009 9:13 pm

Caro Marco,
mi aspettavo la tua risposta, ed è arrivata esattamente come l'avevo immaginata, del resto hai fatto chiaramente capire che il personaggio in questione non ti è caro scrivendo continuamente di tutto e di più sul suo conto sul nostro (quindi anche tuo) sito, hai avuto lo spazio che cercavi senza che nessuno ti tirasse in faccia nulla o senza che nessuno ti dicesse niente.
Questa si chiama democrazia, e questo era il punto focale del mio scritto, che non voleva essere una sorta di difesa ai comportamenti di nessuno, ci mancherebbe altro, ma solo dare una piccola idea di quello che si deve fare e non fare.
Tu sei naturalemnete partito in quarta con i soliti ritornelli, che dal tuo punto di vista saranno pure giusti, ma che sono lontani da ciò che io volevo intendere, per esempio ho parlato del brutale omicidio di Calabresi e della campagna sistematica di ogni tipo contro di lui portata avanti a lungo da politici, personaggi di cultura (!) e dello spettacolo (!) e organizzazioni di vario tipo e tu non hai fatto neppure un cenno a quella triste storia, una delle tante, tantissime, che hanno macchiato la nostra storia, ovviamente da una parte e dall'altra, senza fare sconti a nessuno.
Ma questa storie sono da rimuovere perchè toccano posizioni sensibili, che non si possono neppure sfiorare, in fondo come si scriveva un tempo ... quelli sono compagni che sbagliano, mentre i fascisti sono assassini a prescindere e le loro pistolettate sono per forza diverse dalle altre, andavano così le cose sai?
Oggi leggo che un "democratico" afferma che ... esiste anche il diritto all'odio, allora mi guardo perplesso e penso che se questo concetto è sempre valido devo giustificare tante schifezze accadute in passato, l'elenco potrebbe essere lunghissimo ma per motivi di spazio potrei citare Hitler che per esempio odiava un sacco di gente, Stalin che non aveva simpatia per i contadini ucraini e non solo, i massacri tra etnie in Africa nascono anch'essi dal diritto all'odio, vado avanti?
Ognuno può giustificare il proprio operato con simili affermazioni, sopratutto se il lavoro sporco poi viene messo in pratica da chi poi verrà scaricato senza problemi al momento della resa dei conti.
L'eroe del momento è in cura da anni quindi che problema c'è, è malato, ha fatto tutto da solo, ha bisogno di cure e comprensione, nessuno ha colpa di niente perche nessuno ne ha armato la mente e la mano, nessuno lo ha condizionato e tutti vissero felici e contenti
Ma siamo seri per favore e torniamo al presente, continuo a pensare che ci sia democrazia e democrazia, che ci sia stampa e stampa, che ci siano programmi e programmi e la conferma mi è arrivata dalla storia di Marrazzo.
Due persi e due misure, senza dubbi, immagino ridendo cosa si sarebbe scatenato se al suo posto ci fosse stato qualcun'altro, altro che il velo di silenzio che invece, e immediatamente, è stato calato su questo episodio; immagino invece i giornali, i programmi, penso alle manifestazioni che si sarebbero fatte e facendo un rapido confronto avrei potuto affermare quello che penso e scrivo.
Sono uno spirito libero e non mi faccio incartare da nessuno, la vita mi ha insegnato che il marcio è ovunque è che non esiste anima candida in grado di lanciare la pietra in terra, qualcuno pensa invece che il marcio sia uno solo ed è questo che non mi piace, non mi piace l'arroganza della sicurezza di sentirsi sempre nel giusto, di poter giudicare, condannare, sempre e solo gli altri.
Vale per Berlusconi, del quale conosciamo il suo modus operandi, ma vale anche per gli altri, che ha quanto pare non sbagliano mai.
E ricordati che se vuoi mandare a casa qualcuno devi farlo attraverso le elezioni, non con l'odio e la violenza, anche se qualcuno di quest'odio ne ha fatto una ragione di vita.
A presto -sm-
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Messaggio  Marco Gio Dic 17, 2009 1:16 am

Zanna Bianca Maroni vuole imbavagliare la Rete. Mettere filtri per impedire agli italiani di accedere a dei siti inseriti in una lista nera, una black list mentre è allo studio anche un divieto delle dirette streaming da parte di Paolo Romani. La Cina non ha osato tanto. Da un suonatore (discreto) di sax e da chi azzannò (forse per rabbia) il polpaccio di un poliziotto non me lo aspettavo. Da un difensore dei popoli oppressi.
In un altro Paese un ministro degli Interni incapace di difendere il suo primo ministro si sarebbe dimesso. Lui rilancia alla ricerca di nemici esterni. Il manganello della Polizia è ormai il simbolo della Padania. Colpisce e colpisce. Studenti, operai dell'ALCOA, manifestanti di Piazza Fontana solo l'altro giorno. La Lega delle pallottole a 300 lire, della bandiera italiana con cui ci si può pulire il culo, del "Ho un sogno nel cuore: bruciare il tricolore" cantato a Lugano da quattro ministri leghisti, dei giochi educativi on line come "Rimbalza il clandestino" è contro la violenza della Rete. Se milioni di italiani mandano a fanculo on line un corruttore, puttaniere, piduista, amico dei mafiosi è colpa della Rete che li informa o del corruttore, puttaniere, piduista, amico dei mafiosi?
Il giorno 8 luglio 1998 il quotidiano La Padania fece dieci domande sull'origine (mafiosa?) dei patrimoni di Berlusconi. Forse istigava all'odio anche la Padania? Doveva essere chiusa allora da piduisti alla Cicchitto? Il "mafioso di Arcore", parole di Bossi, è oggi il padrone della Lega che tiene al guinzaglio corto. Maroni sa che in politica nulla è peggio dei rinnegati. Di coloro che hanno lottato, io credo in buona fede all'inizio, contro la P2 e la mafia per ritrovarsi servi di un piduista che definisce un pluriomicida come Mangano "un eroe". Perchè votarli? Per uno del centro destra a questo punto è meglio l'originale. La Rete è la cattiva coscienza della Lega. Chiunque può ascoltare cosa dicevano pochi anni fa i capi leghisti e vedere cosa sono diventati ora: gli stuoini della P2.
Più Rete, meno Lega, è matematico, l'ha capito anche Maroni. Tra un po' lo capiranno tutti gli italiani, anche sopra il Po.
Facendosi vilmente scudo dell’immunità di casta, l’on. Cicchitto ha accusato Marco Travaglio, uno dei rari giornalisti-giornalisti ancora in piedi in questo paese, di essere un “terrorista mediatico”, e uno dei mandanti morali, insieme a “Il fatto quotidiano” e l’intero gruppo Repubblica-Espresso, dell’aggressione di un psicolabile a Berlusconi. Con queste ignobili accuse il disonorevole Cicchitto ha fatto compiere alla maggioranza del malgoverno un ulteriore passo nell’imbarbarimento della lotta politica e nella campagna di odio contro la Costituzione repubblicana, le sue istituzioni, i cittadini che la difendono.
Se ci abbassassimo alla mostruosa illogica del disonorevole Cicchitto, dovremmo accusarlo di “terrorismo parlamentare”.Il suo è solo piduismo, dispiegato e di regime. Chi nella maggioranza avesse ancora un residuo di rispetto per i valori della democrazia liberale stigmatizzerebbe “senza se e senza ma” l’inqualificabile gesto che ha disonorato il parlamento italiano. Il resto è complicità.
Io caro Stefano mi oppongo a questa "libertà" d'informazione,e voglio un Paese normale.Se avere questi sogni significa essere additato come sovversivo,vabbè pazienza,felice di esserlo!

Il Partito dell'Amore ama tutti, ma non sopporta chi non lo ama.
"Da: La Tribuna di Treviso del 16/12/2009: "Treviso, i giovani del Pdl: "Abolire Idv e Rifondazione". In un comunicato stampa - scritto dal coordinatore Nicola Di Maio e dal vice Fabio Maggio -, il coordinamento provinciale dei giovani berlusconiani della Giovane Italia definisce l'Idv e Rifondazione come partiti "violenti" da cancellare attaverso "una legge abolitiva".

a Sproposito di democrazia....

Marco

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Messaggio  STEFANO MALFATTI Gio Dic 17, 2009 8:13 am

A Marco, stai rasentando il delirio ... , se non sei in grado di dare risposte sensate e comprensibili la finiamo qui, ok?
Stammi bene!
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Messaggio  Simone Ven Dic 18, 2009 6:10 am

devo/voglio essere sincero a caldo sono stato felice dell'evento...... ragionandoci a mente fredda mi sono reso conto della figura di cacca che abbiamo fatto.
ormai il livello della politica è veramente basso non ci sono più le ideologiee ormai è solo uno scontro di interessi economici/finanziari ed ognuno per difendere i suoi intere$$i è pronto a tutto.
ciao
Simone
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Messaggio  Marco Mar Dic 14, 2010 1:35 am

«Quando voi entrate nell'aula dei rappresentanti a Washington, restate colpiti dall'aspetto volgare di questa assemblea. Invano vi cerchereste un uomo celebre, quasi tutti i suoi membri sono oscuri personaggi il cui nome non vi dice nulla. Si tratta generalmente di avvocati di provincia, di commercianti o anche di uomini appartenenti alle infime classi». Così nel 1835 descriveva la democrazia rappresentativa Alexis De Tocqueville che pur di questo sistema è considerato uno dei padri. Ma forse al nostro Parlamento si adatta di più un'altra pagina di Tocqueville, in cui parla di «un'accozzaglia di avventurieri o di speculatori» e aggiunge «si resta assai stupiti nel vedere a quali mani sia affidato il potere pubblico e ci si domanda per quale forza indipendente dalle legge e dagli uomini lo Stato possa prosperare. Dovrebbe leggersi un po' di Tocqueville quella massa di ignoranti, e votanti, ce sono diventati gli italiani, imbesuiti dalla Tv, dalle fiction e dal virtuale, invece di scandalizzarsi, o far finta, per il grottesco "mercato delle vacche" cui assistiamo in questi giorni. Quando si dice "vacche" non si usa una metafora, si descrive la realtà della nostra classe politica democratica che nella sua maggioranza è formata da uomini e donne che si prostituiscono e prostituiscono la cosa pubblica ai propri interessi, a quelli dei propri clientes, vassalli, valvassori, valvassini, delle proprie mogli, delle proprie fidanzate, delle proprie troie e dei figli dei cognati dei nipoti che, mentre mezza Italia giovanile cerca lavoro, vengono piazzati in posti sicuri (vedi gli scandali romani di Atac e Ama, che sono solo l'ultima espressione del "sistema Mastella" che non riguarda, ovviamente, solo l'onorevole Mastella ma ogni o della classe dirigente democratica). Certo ci furono tempi in cui in Parlamento sedeva gente diversa. Non possiamo mettere sullo stesso piano gli Einaudi, i De Gasperi, i Nenni, i Togliatti, gli Almirante con questi mascheroni televisivi che noi, supremo masochismo, paghiamo perché ci comandino. Ma la democrazia rappresentativa non c'entra nulla con quei bei tempi andati, c'entra il fatto che allora la Storia e le ideologie agitavano grandi passioni politiche, ideali, e che alla politica si avvicinava chi queste passioni le aveva. Ma la passione politica non è una prerogativa della democrazia. Al contrario: grandi passioni politiche hanno espresso tutte le dittature del Novecento. Ma chi oggi entra in politica, nella politica democratica, non lo fa per passione. Lo fa per coltivare i propri affari, con metodi quasi sempre mafiosi e spesso criminosi. Quale passione politica possiamo leggere sui volti dei Berlusconi, dei Letta, dei Frattini, dei La Russa, dei Gasparri, dei Bersani e di tutti quegli altri che si dicono di sinistra? Ogni cinque anni andiamo a votare e legittimiamo costoro a spartirsi quel potere che, ci dicono, appartiene a noi cittadini. E vinca l'una o l'altra squadra il "popolo di sinistra" o "il popolo della destra" fan festa, ballano in piazza senza rendersi conto che a vincere sono solo i giocatori in campo (una fettona di sottopotere non si nega agli sconfitti, fa parte delle regole del gioco) mentre a perderci son solo i festanti che hanno pagato il biglietto. La farsa delle finte contrapposizioni politiche dovrebbe essere ormai, dpo decenni di queste manfrine, chiara a tutti. Gianni De Michelis, intervistato dal Corriere per i suoi 70 anni, ha dichiarato: «Centrodestra e centrosinistra non esistono. Esistono solo due bande di potere». E se lo dice lui, che se ne intende, possiamo credergli.
E er popolo lontano,
rimasto su la riva,
magna le nocchie e strilla:
- Evviva, evviva, evviva... -
E guarda la fregata
sur mare che sfavilla. (Trilussa)

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Messaggio  Marco Mar Dic 14, 2010 2:19 am

1867,398 miliardi di euro è il nuovo record del debito pubblico. In ottobre ci siamo divorati 23 miliardi, a settembre il debito era di 1844 miliardi. Nello stesso giorno del record che ci trascina verso l'abisso economico, il 14 dicembre 2010, alla Camera dei deputati Berlusconi ha vinto per 314 a 311. Si è svolto nella sala di velluti rossi un confronto osceno di compari che sentono l'odore della rivoluzione nelle strade e cercano di salvarsi con un doppio carpiato come Fini, rinnegando 15 anni di inciuci come Bersani e Casini. Nell'aula ridotta a un palcoscenico di mestieranti con battute da avanspettacolo e applausi improvvisi che scacciavano la paura del futuro (come quelli alla bara portata a braccia quando esce dalla chiesa) ci sarebbe voluta la follia di un Lombroso per interpretare volti, smorfie, ghigni, gesti. Per illustrare una nuova antropologia: quella della merda. In un Parlamento di venduti non è possibile parlare di voti comprati, come non è possibile trovare vergini in un lupanare. La recita dei deputati ha avuto ancora una volta la sua rappresentazione. Attori con stipendi stellari, macchine blu, finanziamenti (furti) elettorali da un miliardo di euro bocciati da un referendum, giornalisti al loro servizio pagati con una mancia di 329 milioni mentre il Paese va a picco. Guardateli, non vi fanno schifo? La Camera dall'alto sembrava questa mattina un ritrovo di vecchi compari, Berlusconi che accarezza il collo di Casini, il Bocchino tradito, il Fini paralizzato da una votazione che lo manda in pensione dopo 40 anni di carriera politica in cui non ha visto nulla, sentito nulla, detto nulla prima di uscire dal sarcofago, la vajassa di Fassino. Le labbra della Mussolini e quelle della Carfagna , gli occhiali da sole di Frattini. Le donne incinte, tra cui l'avvocatessa del prescritto per mafia Andreotti in carrozzella. La corte dei miracoli aveva più dignità, un circo ha più serietà, un bordello più dignità. Il 2011 la crisi economica spazzerà via questa umanità ridente che si è appropriata dello Stato e dei media. Straccioni sociali che hanno avuto nella politica l'unica via per il successo, per sentirsi importanti, indispensabili, "onorevoli". Io non salvo nessuno e auguro a tutti di ritirarsi per tempo, prima che lo faccia la Storia che è, come si sa, imprevedibile e feroce.

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Messaggio  STEFANO MALFATTI Mar Dic 14, 2010 8:13 pm

La storia, come abbiamo potuto vedere o leggere in diverse situazioni, viene scritta da chi vince, ed è capitato che raccontasse cose non del tutto inesatte o peggio ancora che non ne parlasse affatto.
Imprevedibile e feroce?
Spesso dipende da quale punto la si guardi!
Resta comunque il fatto, importante, che se uno riuscisse a scaricare a mare la zavorra che appesantisce pensieri e riflessi forse una lettura ...
Ma questo è solo un improbabile sogno, accipicchia Razz
L'ennesima dimostrazione ci viene data dallo scandalo di parentopoli, qualcuno ovviamente per convenienza la fa passare come una storia nuova di zecca, un classico fulmine a ciel sereno (un po' come tangentopoli, quando nelle mutande di qualcuno vennero trovati dei soldi e qualcun'altro urlò sconvolto e sorpreso che ... "in Italia ci sono le tangenti?????), in realtà è dall'età della ragione che vivo situazioni uguali ed identiche a questa e parlo dei primi anni '70 e non mi sembra che nulla sia cambiato.
O qualcuno vorrebbe farmi credere che tale prassi sia messa in pratica solo dai soliti noti?
Ma davvero la storia, una certa storia vorrebbe convincermi che a chiedere favori e posti di lavoro siano sempre i cattivi, mentre i buoni si sudano tutto ed arrivano a destinazione solo attraverso fatica e concorsi?????????????????????????????????????????
Se questa è la storia, beh, preferisco leggere qualcos'altro, in fondo cose intereressanti non mancano e riescono ancora ad interessarmi, riguardo questa scandalosa ipocrisia e totale mancanza di sapere davvero raccontare la verità cosa dire ...
Che certamente la vera storia dovrebbe raccontarci che simili pratiche riguardano tutti, nessuno escluso, e che se rabbia deve esserci ruotasse a 360 gradi, poi però quando serve da lavorare e c'è il mutuo da pagare a fine mese, ti organizzi e vai a parlare con qualcuno perchè coi problemi del vivere quotidiano non si scherza.
E dato che questo vale, più o meno, per tutti (sottoscritto compreso) che almeno ci sia il buon senso di riconoscerlo e smetterla di accusare sempre e solo gli altri, ma ciò vorrebbe dire scaricare la zavorra di cui sopra e questo davvero non si può fare .... Shocked
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Messaggio  Marco Mer Dic 15, 2010 1:47 am

"Il popolo mi ha scelto" ha sbraitato oggi Berlusconi. Il popolo in realtà non ha scelto nessuno, tanto meno lui, ogni parlamentare è stato "nominato" e non votato. I parlamentari così "nominati" hanno votato il presidente del Consiglio, che quindi non è stato eletto dal popolo, ma dalla casta. Il popolo e la sovranità popolare sono delle bestemmie in bocca a questi politici abusivi che vivono di soldi pubblici. Se si andrà alle elezioni incasseranno in un colpo solo i finanziamenti elettorali di tre legislature complete, anche se le ultime due sono state interrotte dopo un paio d'anni e non cinque. C'è stato il voto di fiducia, ma il popolo rimarrà fuori dalla porta. E' una resa dei conti interna tra soci. Chiunque vinca, il popolo ha già perso, anzi, non ha mai partecipato e si sta incazzando.
“Questa è la grande illusione: che ciò che è vuoto ed è fasullo non possa durare. Non è vero: dura”.
Il parlamento è prodotto da Endemol.Il format è una evoluzione del Grande Fratello televisivo.Manca solo il televoto,ma arriverà anche quello. Un abbraccio Sfefano.
P.S.Alla conferenza di Cancún si è deciso di non decidere.Forse non si poteva fare altro di fronte agli egoismi nazionali.Un accordo mondiale sul clima è oggi impossibile.Così,mentre gli Stati si occupano di incentivare la produzione e creano debito a livello insostenibile,la temperatura del pianeta aumenta.Sinceramente penso che sarebbero decisamente queste le cose di cui parlare invece dei morti viventi del Senato.

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