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dal BRASILE con democrazia

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Messaggio  STEFANO MALFATTI Mar Gen 04, 2011 6:11 am

E' il primo sfogo del nuovo anno, avrei potuto parlarne subito ma non sarebbe cambiato nulla e poi a mente fredda si ragiona meglio, senza contare che mi si sarei giocato le chiavi di casa sull'esito della risposta alla richiesta di estradizione del Sig.Battisti.
Credo sia superfluo aggiungere altro ad una penosa e vergognosa vicenda che si perde nella notte dei tempi, in una di quelle "notti" nelle quali uccidere era come bere un bicchier d'acqua e per morire era più che sufficiente ribellarsi ad una prepotenza.
Per il resto bastava avvolgersi nell'ideologia giusta e un fatto assumeva sfumature diverse, contorni meno certi, aggettivi meno invadenti ed i giornali, ah già, i giornali, basta rileggerli per rendersi conto di quello che si leggeva ieri e sopratutto il modo con il quale si scriveva.
Una cosa è certa, se le vicende del Sig.Battisti non sono sufficienti a farti stare in galera allora vuol dire che tutto è possibile e tutto è giustificabile, con buona pace non solo di chi è morto ma anche di chi ha avuto la vita stravolta da quelle vicende.
a presto -sm-
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Messaggio  Simone Mar Gen 04, 2011 8:30 am

giorni fa ho ascoltato una trasmissione su radio rai sull'argomento ed hanno fatto una statistica: nessuna nazione ha mai concesso l'estradizione verso l'italia di persone condannate in italia per reati di terrorismo (sia nero che rosso) negli anni 70 e questo per un semplice motivo in quegli anni i processi per "reati politici" si basavano su pentiti di dubbia reputazione (vedi izzo per il processo su bologna).
ci sarebbe da riflettere sul fatto che il brasile (che in quanto a violazione dei diritti umani nelle carceri non si fa certo troppi scrupoli) si permette il lusso di dubitare sull'integrità del sistema giudiziario italiano.
ennesima figura di cacca dell'italia
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Messaggio  Marco Mar Gen 04, 2011 7:19 pm

Se io fossi nei panni delle autorità brasiliane non consegnerei Cesare Battisti all'Italia. Che garanzie di giustizia può dare un Paese il cui presidente del Consiglio dichiara quasi quotidianamente, anche in sedi estere, che «la magistratura è il cancro della democrazia italiana», che «all'interno della magistratura esiste un'associazione a delinquere a fini eversivi», che «i giudici sono antropologicamente dei pazzi»? Dice: ma Battisti è stato condannato molti anni fa, nel 1985, nel 1991, nel 1993, prima dell'era berlusconiana. Ma se la Magistratura è il «cancro della democrazia» non lo è diventata improvvisamente dall'avvento di monsieur Berlusconi, se la suo interno ci sono «associazioni a delinquere», ci sono oggi come potevano esserci anche ieri. Che garanzie hanno le Autorità brasiliane che Battisti non sia stato condannato da qualche gruppo di magistrati felloni? Nel suo parere favorevole all'estradizione di Battisti l'Avvocatura dello Stato brasiliano dice: «Non si deve tralasciare di riconoscere che lo Stato italiano è indiscutibilmente uno Stato democratico di Diritto e che le sue decisioni devono considerarsi espressione della volontà dei propri cittadini». Ma proprio questa precisazione dice che in Brasile si hanno dei dubbi sulla effettiva democraticità del nostro Stato. Nessuno si sentirebbe in dovere di chiarire che la Germania o la Svezia o l'Olanda sono «Stati democratici di Diritto», sarebbe dato per presupposto, per implicito, per scontato. E in effetti l'Italia non è uno Stato democratico. Non è democratico un Paese in cui la Magistratura, che è l'organo di garanzia dell'osservanza delle leggi, quello che ci consente di essere uniti e di non darci alla giustizia privata, alla faida, è delegittimata. Non è uno Stato democratico quello in cui il presidente del Consiglio, proprio in base a questo sospetto sulla Magistratura dello Stato di cui pur è guida, si sottrae, con vari espedienti, alle leggi del suo Paese.In realtà, nel caso Battisti, scontiamo anni di garantismo peloso. Di destra e di sinistra. Da noi esiste un signore, Ariano Sofri, che è stato condannato a 22 anni di reclusione per l'assassinio sotto casa di un commissario di polizia, dopo nove processi, di cui uno, caso rarissimo in Italia, di revisione, avendo quindi goduto del massimo di garanzie che uno Stato può offrire a un suo cittadino. Eppure Sofri ha scontato solo sette anni di carcere e, senza aver potuto usufruire dei normali benefici di legge, che non scattano dopo solo sette anni su ventidue, è libero da tempo, e scrive sul più importante quotidiano della sinistra, La Repubblica, e sul più venduto settimanale della destra, Panorama, e da quelle colonne lui, l'assassino, ci fa quotidianamente la morale ed è onorato e omaggiato dall'intera intellighentia che, ad onta di tutte le sentenze, lo ritiene, a priori e per diritto divino, innocente. Perché, soprattutto vedendo le cose dal lontano Brasile, non potrebbe essere innocente anche Cesare Battisti che ha potuto usufruire solo dei tre normali gradi di giudizio? In verità siamo noi, noi italiani, che ci siamo messi in questa situazione giuridicamente ambigua che con lo Stato di diritto e la democrazia non ha nulla a che vedere. E Silvio Berlusconi che ha guidato per quattro volte il governo ha dato il suo potente e determinante contributo alla delegittimazione della giustizia dello Stato di cui pure è a guida e, con essa, alla delegittimazione del nostro Paese. Nella sostanza e nell'immagine. Per cui è patetico che adesso facciamo le suorine scandalizzate perché il Brasile non ci vuole consegnare l'assassino Cesare Battisti. Raccogliamo ciò che, in questi anni, abbiamo seminato. All'interno ci consideriamo un Paese democratico. All'estero ci vedono per quello che siamo e appariamo: un Paese in cui sono saltate tutte le regole dello Stato di diritto. Io non consegnerei Battisti all'Italia nemmeno se fossi il Burkina Faso.

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Messaggio  Marco Mar Gen 04, 2011 7:31 pm

Tempo fa lessi un articolo risalente al 30 marzo 2007. Si chiese allora che Battisti venisse consegnato alla giustizia italiana. Nulla è avvenuto in quasi quattro anni di governi Prodi e Berlusconi. Perché il caso Battisti esplode solo adesso, diventa un evento di rilevanza mondiale e i giornali gli dedicano da una settimana la prima pagina? Dopo l'appartamento del cognato di Fini, la morte di Sara e il bunga bunga, l'ennesima notizia di distrazione di massa. Importante quanto si vuole, ma meno delle fabbriche che chiudono, della crisi economica, della presenza in Parlamento di senatori condannati in secondo grado per mafia. Una notizia che ripetuta per giorni e giorni diventa l'unico vero problema degli italiani, la maggior parte dei quali non sa neppure chi è Battisti. Che Lula ci dichiari guerra e così sia.

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Messaggio  STEFANO MALFATTI Ven Gen 07, 2011 7:13 am

Se sia più o meno importante delle tue argomentazioni vallo a dire ai parenti delle vittime, anche se in fondo quel rapinatore comune diventato rosso in carcere, materialmente ne ha uccisi ... solo 2!
Ancora meglio prova a spiegarlo, ma devo trovare argomenti molto convincenti, al Sig. Torreggiani Alberto, figlio del Sig. Torreggiani Pierluigi, forse ti sfuggito il particolare che a Lui, non solo ha strappato il papà, ma anche la sua vita.
Sai cosa vuol dire vivere su una sedia a rotelle?
Di certo hai perso una buona occasione per dimostrare almeno un minimo di umanità, t'era rimasto solo quello, perchè hai già fatto intendere quanto scarso, se non inesistente, sia tutto il resto.
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