Tra il dire e il fare

Non so da quale parte iniziare, tanti sono glia argomenti che si sono accumulati in tutto questo tempo che mi ha visto latitare dal forum, i motivi non sono così importanti ma resta comunque il fatto che di carne sul fuoco ne abbiamo tanta, tantissima!
L'argomento è naturalmente calcistico e riguarda sopratutto la nuova Roma e questo progetto, ne abbiamo pure per altre situazioni ma vorrei aprire la "questions" proprio sulla Roma, sopratutto dopo i tre gol di ieri.
Chiaramente bisognerebbe andare indietro e risalire almeno ad un paio di mesi fa, quando questo progetto stava lentamente prendendo forma anche attraverso brutte prestazioni e sconfitte ridicole, ma dentro la certezza (oltre che la speranza) di arrivare a vedere la luce al più presto, con molta pazienza ed estrema disponibilità tifoidea.
Certo è, che dopo Firenze, le chiacchiere stanno a zero e di fronte alla triste realtà odierna, similare a quella di qualche tempo fa le domande prendono corpo e cercano risposte che al momento non ci sono.
Questa squadra è stata capace di beccare 3 reti fai viola, e se la partita l'avete vista bene davvero si stenta a credere ad una cosa simile, non te la prendere caro Marco per quello che dico ma tu sai che è la verità, i viola di ieri devono solo ringraziare gli ex lupi per l'insperata vittoria servita su un piatto d'argento, increduli di fronte a tanta abbondanza.
Loro che persino con l'uomo in più si difendevano chiusi al limite della loro area, persino con due reti di vantaggio, contando sulle giocate del redivivo ..
Detto sulla pochezza della squadra viola devo parlare ora dell'ancor più grave pochezza della Roma, una cosa inguardabile sulla quale ci sarebbe da scrivere fiumi di parole, in totale sintonia con la confusione che alberga nella testolina dell'allenatore, oramai al limite della decenza, incapace di leggere la partita quando è necessario, cambiando le pedine quando serve e mettendo gli uomini giusti al posto giusto.
Di ieri ho già detto che si potrebbe scrivere all'infinito, ma una cosa tra le tante non riesce ad andarmi giù e riguarda una sostituzione, da che mondo è mondo l'allenatore quando necessita di una sostituzione (potendo sempre scegliere sia chiaro) opta sempre per cambiare il giocatore già ammonito, quello cioè che rischia un secondo fallo e si fa buttare fuori. Giusto?
Ieri dovendo scegliere tra Pjanic e Gago ( per inserire tra l'altro il cambio del secolo ...) chi è andato a scegliere?
Secondo voi quello già ammonito oppure l'altro?
Datemela voi una risposta, perchè quelle che arrivano dalla panchina giallorossa non riesco a capirle!
Oltre naturalmente le inconcludenze dei lupi devo rilevare quanto l'operato delle giacchette gialle (una volta erano nere, oggi c'hanno tolto pure quelle) sia sempre improntato sulla massima severità quando si tratta di sanzionare i nostri mentre soffrono di strane amnesie al contrario, ho visto Rm-Mi ed ho potuto apprezzare dal vivo un paio di entrate molte decise di quella mammoletta che risponde al nome di Van Bommel, un vero milord del pallone, che il prode giallino di turno neppure ha visto, come non ha visto l'enorme perdita di tempo operata da quell'altro campione di sportività che si fa chiamare Abbiati.
Sarebbe bello calcolare i minuti persi nel 2° tempo eppure sempre il giallino preciso non lo ha notato, mentre guarda te come beccano al primo fallo Gago e non lo perdonano mica, manco fosse un killer della caviglie, e non parlo solo di ieri ma anche della precedente ammonizione, sanzionata al primo fallo, giustiziato cioè sul posto senza la comprensione che invece omaggiano ad altri giocatori, molto "tollerati".
Con questo non voglio certo trovare delle scuse, la scarsezza della squadra dipende certo da altre situazioni ma il dubbio rimane sul sempre vivo concetto di due pesi e due misure.
Il futuro come sarà?
Ai posteri l'ardua sentenza, ma qualcosa si inzia già ad intravedere ... -sm-