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Messaggio  Marco Mar Apr 19, 2011 2:52 am

ANCORA CORI PROHEYSEL E ULULATI RAZZISTI CONTRO MELO.

……..E NESSUNO NE PARLA.

Ci dovremmo essere abituati direte voi? E invece no. Più che altro ci siamo stufati. Ci siamo stufati di quelli che han orecchie per sentire solo quello che fa comodo a loro e han indignazione a comando , solo esclusivamente per indignarsi quando di mezzo c’è la Juventus e quando dall’altra parte c’è un interista, vedi l’ex Balottelli . Si è fatto un gran parlare degli ululati razzisti contro Balottelli, abbiamo avuto addirittura il campo squalificato eppure ieri Melo è stato trattato allo stesso modo e nessuno , a parte io , oggi lo scrive. Gli ululati contro Melo si sentivano molto chiaramente anche dalla tv perchè oggi nessuno ne parla? La Fiorentina ha per caso qualche immunità che io non conosco? Quindi bisogna pensare che al Franchi si può ululare mentre all’Olimpico di Torino no? Oppure che Melo non sia abbastanza nero, oppure perché è un ex , oppure ditemi voi perché oggi nessuno ne parla? Lasciamo stare , parliamo di Heysel, capitolo secondo del tifo viola che è pure peggio del primo. Ho la sfortuna o la fortuna fate voi di avere dei carissimi amici d’infanzia che sono iscritti da 20 anni nei Drughi, gli ultras della curva bianconera e seguono la Juve anche nelle trasferte e stamattina parlando con uno di loro mi diceva di come molti ‘’Alè , alè’’ della curva viola in realtà erano dei più vergognosi e meno anonimi ‘’heysel , heysel’’ senza contare la famigerata canzoncina intonata sulle note di ‘’Montagne verdi’’ che per le occasione s’intitola: ‘’Ti ricordi lo stadio heysel?’’,che anche ieri è stata intonata più volte e dall’intera curva. Anche ieri tutti i giornalisti in tribuna stampa sono stati colti da sordità improvvisa. Nessuno sente ciò che non vuol sentire .Tutto questo appare ancora più vergognoso e triste quantdo si scopre come domenica sui giornali cittadini pseudo giornalisti di fede violacea scrivevano articoli in cui si celebrava il tifo viola e si denigrava la Juventus e i suoi tifosi. Cosa segnalata dall’ amico Tiziano Xausa su face book .‘’Pezzi’’ come ‘’le 15 regole per non tifare Juve ‘’, uscito su ‘’La Nazione’’ e dove appunto si dà fondo a tutti i luoghi comuni e le banalità assortite sulla Juventus ladra, senza mai avere un fondo di critica sui propri tifosi , anzi decantando le lodi di Firenze e dei Fiorentini come culla di civiltà ( anche questo in verità luogo comune assai banale). Forse qualcuno dovrebbe avere un po di pudore e ricordarsi delle malefatte della propria squadra oltre a quelle dei propri tifosi. Quelle cha abbiamo detto gia, ma anche un passaggio dalla C2 alla B senza passare dalla C1 a danno del Pisa , una squadra, quella in cui giocava De Sisti ad esempio , passata agli annali come una delle più ‘’ammalate’’ della storia. Dove quasi tutti i giocatori della rosa, nel tempo sono morti o han avuto grossi problemi di salute, molto probabilmente per un uso sconsiderato di farmaci se non proprio di Doping . La SLA che è una malattia che aimè ha colpito molto a Firenze e non certo per colpa della Juve e soprattutto che in Calciopoli la Fiorentina e i Della Valle ci sono finiti dentro alla grande, se pure son stati condannati in modo lieve rispetto alla Juve. Quindi viola prima di parlare di Juve, dei suoi tifosi , dell’heysel, lavatevi la bocca e guardate la vostra curva.
http://www.ilblogdialessandromagno.it/?p=436

Marco

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Messaggio  Marco Mar Apr 19, 2011 2:53 am

Domenico Mungo: Lezioni di stile.
Martedì 19 Aprile 2011 12:20

Leggiamo sul blog intitolato pomposamente addirittura ad Alessandro Magno, in realtà gestito, supponiamo, da un anonimo agitatore culturale juventino, in una filippica accorata e scevra di qualsivoglia piccata velleità polemica e pedagogica, un elenco infinito di attacchi frontali alla tifoseria viola, alla storia della sua città e alle vicende extra-sportive che hanno investito in tempi diversi la sua Società. Bene, riterrei risibile controbattere metodicamente punto per punto la sciarada di qualunquismo buonista e revisionista che il succitato anonimo blogger sciorina dal cuore di una inguardabile pagina di Internet, corredata da infinite icone di Pinturicchio Del Piero. Ma il sangue non è acqua, talvolta la vis polemica e il rispetto della verità, anche se di parte, ci chiama a rispondere. Civilmente, dialogicamente ma senza alcuna reticenza. Si parte dalla perorazione di una memoria, quella delle vittime del massacro dell'Heysel, violata da 25 anni dai cori unanimi della curva Fiesole. E' vero. Nessuno ha mai negato e minimizzato la portata discutibile di quei cori. Personalmente ho più volte espresso una mia personale rivisitazione di questa vicenda. Ma ne è appunto una riflessione intima e moderata da diversi fattori morali. Ma questo non ci impedisce di ricondurre e contestualizzare questi cori in una dialettica, quella da stadio, che il buon alessandromangno stesso utilizza per trovare attenuanti alla fustigazione di massa che i tifosi bianconeri tutti esercitano nei confronti dell'odioso Balottelli. Nessuno giustifica o esalta talune espressioni di macabro esibizionismo di odio sportivo, esasperato dal citare beffardamente tragedie immani come quelle del 29 maggio1985, ma recitarne ipocriti Je Accuse immemori delle proprie colpe, diventa un sentiero minato che espone il blogger e i suoi confratelli a rappresaglie adeguate. Per quanto riguarda il colore della pelle di Melo, chieda a Nicola Berti, arianissimo figlio della Pianura Padana parmense, quali improperi ed ululati gli si rivoltarono contro nel 1988, quando tornò a Firenze con la maglia nerazzurra. O al traditore Domenico Morfeo e al vile Marco Rossi. Neri? Non ci sembra. Traditori dei nostri colori si.
La contrita tifoseria che fa capo al citato gruppo dei Drughi è la medesima che da anni esibisce striscioni apologetici dello sterminio degli ebrei, dell terremoto e del colera napoletano, della tragedia di Superga, dello schianto di Pier Cesare Baretti, della funesta alluvione del novembre del 1966 che provocò centinaia di morti, delle gesta del mostro di Scandicci, della strage dei Georgofili, della natura gitana di ex fuoriclasse traditori, delle deficienze fisiche o al colore della pelle dei giocatori avversari, della tragedia di Meroni, dell'esaltazione di un concetto di vittoria sportiva vincolata all'esercizio monopolistico e mafioso di una loro recente dirigenza (la famigerata Triade) e dalla proprietà industriale che ne gestisce da un secolo la società. Una proprietà che ad esempio ha edificato il proprio potere politico ed economico sullo sfruttamento intensivo di centinaia di generazioni operaie, migliaia dei quali periti all'interno di quella fabbrica, la Fiat, che è il patrimonio primo del sodalizio bianconero. Basterebbe questa punta di qualunquismo operaista a mettere a tacere la distorta morale del nostro anonimo blogger a strisce? Forse si, ma andiamo oltre. Il presunto malcostume del politicamente scorretto è un fenomeno che investe tutte le tifoserie, con diverse declinazioni e obbiettivi, ma che fa parte di una manifestazione psicologica e sottoculturale che non è questa la sede in cui affrontare approfondimenti, ma che chiamerebbe in causa la preparazione culturale di un'intera società, e non solo dei tifosi estremisti, che trova allo stadio lo sbocco alle proprie frustrazioni e alla liberazione delle proprie inibizioni fisiche e morali. Non sosteniamo che sia giusto, ma è un fatto e bisogna prenderne atto. E vale per tutti, non solo per la Fiesole.
Si citano parziali favoritismi di cui la società Fiorentina abbia goduto in tempi recenti, con tripli salti in avanti di categoria e l'implicazione sottoesposta in Calciopoli. Si sta facendo della satira, crediamo: la AC Fiorentina fu fatta fallire il 2 agosto del 2002 e retrocessa in C2 con il mai amato nome di Florentia Viola, per una somma risibile di debiti se paragonati a quelli che per decreto legge sono stati emendati e spalmati per esempio per le due romane senza colpo ferire. Fu fatta retrocedere in B nel 1993 da una congiura scientemente messa in atto con la farsa dell'ultima giornata e dei pareggi concordati di Roma e Milano a scapito dei viola per punire le velleità antinordiste e anti berlusconiane di Vittorio Cecchi Gori. Altre hanno goduto successivamente del salvifico lodo Petrucci, altre ancora come la juventus, anzichè essere radiata come migliaia di altre società per reati di illecito sportivo similari e molto meno gravi di quelli perpetrati da Moggi&C, ha subito una retrocessione in B subito corroborata da una pronta promozione per desistenza altrui in A. Che poi la nuova dilettantistica dirigenza bianconera non sia stata in grado di riportare i gobbi ai fasti del passato nello strapotere meneghino, è una frustrazione che non consta ai tifosi viola lenire. Inoltre al Fiorentina fu ripescata assieme a Catania e Genoa all'interno di una congiura di Palazzo che doveva restituire equilibri geopolitici più grossi della società dei Della Valle. Inoltre noi Calciopoli la pagammo con due penalizzazioni che privarono i primi due anni di Prandelli di meritate Champion's. E per questa loro leggerezza i DV hanno subito comunque pesanti critiche da parte della tifoseria viola.
La Fiorentina ricorda un furto di uno scudetto o perlomeno della possibilità di giocarsi uno spareggio, il 12 maggio del 1982, ad opera di una juve, che sebbene imbottita di nazionali e fuoriclasse, non riuscì a tenere mai a distanza una indomabile Fiorentina orfana a lungo della sua Luce. E vinse con il rigore di Catanzaro e il gol di Graziani, annullato misteriosamente a Cagliari.
La Fiorentina si vide scippare una epica Coppa Uefa nel maggio del 1990, da una mediocre juve capace di vincere all'andata a Torino grazie allo scandaloso arbitraggio di tale guitto Soriano Aladren e pareggiando un ritorno in un surreale campo neutro irpino invaso da 20mila eroici tifosi viola rassegnati alla sconfitta con onore, mentre il putto Baggio veniva sequestrato dalla vecchia signora al culmine di una trattativa palazzinara fra i Pontello e Agnelli.
Tralasciamo vittimistiche e tremendiste statistiche su rigori negati, gol in fuorigioco e iperboli del destino che hanno contrassegnato le sfide infinite fra le due squadre per esigenza di spazio. E nemmeno riesumare uno Zeffirelli da avanspettacolo. Abbiamo argomenti e prove più serie e circostanziate e se vuole Le indicheremo dove trovarle.
I malati di Sla e le morti bianche dei giocatori viola degli anni 70 e 80. Credo di esprimere la volontà di tutti i tifosi viola nel sostenere che siamo noi i primi a pretendere verità e giustizia per questi sfortunati atleti senza omissioni e omertà. Punto.
Sulla presunta superiorità culturale e artistica di Firenze nei confronti del resto del mondo confidiamo nell'immortalità dei versi del Poeta e sull'incantevole skyline che si dipana nel cielo da Boboli o dal Mugello.
Quindi caro alessandromagno, eviterei sterili e stucchevoli polemiche che sostengano in definitiva il sesso degli angeli, ma continuiamo a considerare questa sporca partita per quella che essa è, senza scagliare sassi di ipocrisia di cui nessuno sente il bisogno. Lei resti nel suo, noi continueremo a fare altrettanto. Le lezioni di stile lasciamole ai santi. Io e lei, e migliaia di altri siamo solo umili peccatori.
http://www.dodicesimouomo.net/12uomo/news-curva-fiesole/2860-domenico-mungo-lezioni-di-stile.html

Marco

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