Invito alla lettura

ieri ho iniziato a leggere: Castra. Campi e fortezze dell'esercito romano

Approfondita analisi dei metodi di realizzazione e costruzione di campi militari fortificati e di fortezze in pietra degli antichi Romani, da uno studio meticoloso di tutta la documentazione archeologica e iconografica disponibile. Interamente ill con tavole, foto e disegni al tratto a col e b/n




In questo imponente lavoro sulla tecnica e sull’ingegneria militare dei Romani, vengono trattati per la prima volta in modo monografico tutti gli aspetti dell’elemento che più di ogni altro ha costituito il segreto dell’invincibilità dell’esercito romano: il campo militare.
Strumento primario di conquista e simbolo della proverbiale razionalità del genio romano, il castrum si trasformò spesso nel giro di pochi anni da semplice accampamento mobile nel nucleo fondante di molte delle più importanti città italiane ed europee, le cui tracce sono visibili ancora oggi. Con il consueto conforto delle fonti letterarie, storiche e iconografiche, e delle evidenze archeologiche, vengono analizzate nel dettaglio le tecniche di costruzione, l’organizzazione interna, le caratteristiche tecniche dei vari tipi di campi e di fortificazioni, dalle origini fino al periodo del tardo impero quando, con il consolidamento dei confini, i campi si trasformarono in fortezze stabili.
Il testo è puntualmente accompagnato da oltre 200 tra disegni originali, schemi, tabelle e fotografie, ed è corredato dalla prima traduzione in italiano, con testo a fronte, del De Munitionibus Castrorum.

I grandi generali di Roma antica

La ricchezza di Roma antica è costituita dai grandi uomini che la sua storia ha saputo produrre. Questo assunto è ancora più valido nel campo militare, poichè l'impero romano è stato uno dei più estesi e longevi della storia mondiale. In ogni periodo della sua epopea, dagli albori alla decadenza, grandi generali hanno scritto pagine memorabili e avvincenti, pur con intenti e motivazioni diverse. Cos', nella prima fase della Repubblica, troviamo personaggi disinteressati come Furio Camillo, Fabio Massimo, Scipione l'Africano, consacrati alla maggior gloria della loro patria e sempre rispettosi delle istituzioni. Nell'epoca delle guerre civili, figure come Mario, Silla, Pompeo, Cesare, Antonio, pur contribuendo in ampia misura all'espansione del dominio romano, agiscono invece sulla spinta dell'ambizione personale, valendosi del loro ascendente sugli eserciti per conseguire il potere politico. Venuto l'impero, i più grandi generali raggiungono sì il trono mossi in gran parte dalla brama di potere e dal desiderio di emulare le gesta dei grandi condottieri del passato ma, nello stesso tempo, si ritengono gli individui della provvidenza, i più adatti dapprima ad espandere l'impero, come Germanico, o Traiano, poi a difenderlo come Settimio Severo, Aureliano e Costantino. Questo volume racconta la carriera e le campagne, le imprese e i fallimenti, descrive le tattiche e le strategie, riporta le dichiarazioni e le arringhe, di ventidue tra i consoli, i dittatori, i magistrati in genere e gli imperatori che impressero il loro marchio sulle conquiste e sugli episodi bellici salienti della storia romana.
Profili di Furio Camillo, Fabio Massimo, Marco Marcello, Scipione l'Africano, Scipione Emiliano, Mario, Silla, Lucullo, Pompeo, Crasso, Giulio Cesare, Marco Antonio, Agrippa, Tiberio, Druso, Geramnico, Tito, Traiano, Marco Aurelio, Settimio Severo, Aureliano, Costantino.

Storia completa dell'esercito Romano



«Il libro di Adrian Goldsworthy rappresenta un ottimo inizio per chi voglia approfondire, in modo comunque serio, la conoscenza della più potente e organizzata macchina bellica dell’antichita’.
Il libro, di 223 pagine, pur non potendosi considerare esaustivo come altre opere specialistiche( a esempio quelle di Cascarino) è di agevole e pratica consultazione,ricco di informazioni e di curiosità.
Per me è stato sensazionale conoscere le modalità di pagamento dello stipendio dei soldati o della pensione come pure apprendere che gli antichi romani usavano una sorta di rudimentale piastrina di riconoscimento fatta con il piombo. In un’era in cui il valore della vita di un uomo era relativa,la volontà di poter riconoscere i cadaveri dei commilitoni caduti dimostra una straordinaria analogia con le usanze del mondo moderno.
Il libro, di grande formato, 25 cm per 20, rilegato, di gradevole presentazione e impaginazione,è diviso in cinque sezioni (l’esercito repubblicano, l’esercito professionale, la vita del soldato romano, l’esercito in guerra, l’esercito nella tarda antichità) e affronta con numerose illustrazioni, fotografie e tabelle i vari temi,dall’organizzazione dell’esercito sul campo di battaglia all’analisi dei siti di stazionamento e dei forti, dalla vita quotidiana del soldato in tempo di guerra a quella in tempo di pace (sicuramente l’aspetto più innovativo e interessante secondo il mio punto di vista).
Un libro ampiamente consigliato sia per i neofiti sia per i ragazzi, un ottimo preludio sia per ampliare le conoscenze sull’esercito romano antico sia per fungere da spunto a letture più approfondite. Consigliato!»

Ottimo testo, letto e riletto diverse volte, il costo iniziale non è certo abbordabile, ma posso garantire che li vale tutti.
Certo se poi penso a come si buttano oggi dalla finestra per delle stupidaggini i soldini, questi almeno sono davvero ben spesi.
Ma niente niente la stiamo buttando sulla cultura ...

l'unica pecca di storia completa dell'esercito romano è che non è discorsivo come i due citati prima