Ciao Agostino

Ciao a Te, Ago, indimenticato Capitano della mia infanzia

Mi associo al tuo ricordo, anche se non è stato il capitano della mia infanzia ed anche se ho ancora davanti agli occhi la sua esagerata esultanza in occasione di un suo gol alla "sua ROMA" a S.SIRO, quando giocava nel Milan.
E' la stagione 1984-85, il 14 ottobre 1984 arriva la Roma a Milano e finisce 2 a 1 per i rossoneri, il primo gol lo sigla proprio Agostino sotto la curva milanista e risulta strana, anche se comprensibile (in parte...), la sua astiosa gioia.
Mi rendo conto che l'essere stato ceduto poteva risultare non del tutto gradito, ma rimane sempre il fatto incontrovertibile che il rispetto ai suoi ex colori del cuore e sopratutto ai suoi tifosi andava tenuto a mente, ecco perché quell'esultanza non sono mai riuscito a dimenticarla.
Ma non dimenticato neanche il giocatore e tutto quello che ci ha regalato, perché il bene alla fine è sempre più forte del male. -sm-

Formatosi anche lui sul campo della Chiesoletta, un esempio: GRAZIE CAPITANO!!

Caro Stefano, me la ricordo pure io, però preferisco ricordarmi quella dell'anno prima quando sempre contro il Milan all'olimpico (in un freddissimo pomeriggio) perdemmo con lo stesso risultato però Ago stava ancora con noi e segnò il gol del momentaneo pareggio... e poi ho ancora in mente Roma-Avellino e quella corsa sfrenata finita in ginocchio sotto il diluvio, così insolita per lui e così indimenticabile per tutti noi.
OOOO AGOSTINO AGO AGO AGO AGOSTINO GO'

E' per i motivi di cui sopra che il bene alla fine è più forte del male, noi tutti di Agostino preferiamo ricordarci le tante cose belle che abbiamo condiviso insieme, ma quel giorno lui mi ha fatto male e la cicatrice è rimasta.

Me lo ricordo benissimo! ci rimasi male, ma capii che forse il calcio era così. Che quando segni ti sale un botta di adrenalina altissima. Io ancora gioco e lo so bene. Però penso che in fondo Ago non voleva mancare di rispetto a tutta la gente che lo ha sempre amato e sostenuto. In fondo era Romano e Romanista.
Ti voglio bene Ago!

passano glianni ma il ricordo rimane vivo

E' vero Simone, gli anni vanno via con una velocità disarmante ed allontanano sempre di più ciò che è stato da quella che è la realtà, con tutti gli annessi e connessi!
Sul capitano ci sarebbe molto da dire ed altrettanto da scrivere, resta il fatto che quel suo gesto, disperato ed apparentemente incomprensibile, ci ha privato di qualcosa e più passa il tempo e più ci rendiamo conto di tante cose.
Per noi, che insieme a Lui, abbiamo percorso un lungo cammino (che qualcuno ha interrotto troppo presto ed in modo indecoroso) resta il bagaglio dei molteplici ricordi, alcuno belli, altri brutti, tutti comunque meritori di essere vissuti.
In prima persona, in prima fila!! -sm-